33 II Le nozze di re Artù All inizio del suo regno, Artù, che era diventato re contro ogni sua aspettativa, si era sempre avvalso dei consigli di mago Merlino, perciò un giorno lo convocò a corte e gli disse: «I baroni non mi daranno pace fino a quando non prenderò moglie; a questo riguardo voglio ascoltare il tuo parere . «Un uomo del tuo rango e della tua nobiltà non dovrebbe rimanere senza una sposa; c è una donna che ti piaccia più di ogni altra? . «Sì, Ginevra, la figlia di re Leodegrance di Camelerd1: è la fanciulla più bella che io abbia mai visto e suo padre possiede la Tavola Rotonda2, che gli fu donata da mio padre Uther . Rispose Merlino: «Hai ragione, Ginevra è bellissima e quando il cuore di un uomo ha già operato la sua scelta, è impossibile indirizzarlo altrove! Ma voglio metterti in guardia: non è saggio da parte tua sposare Ginevra. Un giorno ricambierà l amore che Lancillotto le dimostrerà e tutto questo ti causerà grandi dispiaceri . «Non voglio credere che tutte le tue profezie siano destinate a verificarsi. Inoltre i tuoi buoni consigli mi hanno sempre soccorso nei momenti più difficili: sarà così anche per quanto riguarda il futuro . 1 Camelerd: località immaginaria che l autore probabilmente colloca in Irlanda. 2 Tavola Rotonda: viene citato qui per la prima volta l oggetto centrale della storia narrata da Malory. La Tavola Rotonda non è istituita da re Artù, ma fu creata da suo padre Uther e poi donata a re Leodegrance, probabilmente per stipulare un patto di alleanza. Può essere paragonata ad un primitivo parlamento.Attorno ad essa siederanno i centocinquanta cavalieri più nobili del regno e Artù governerà tenendo conto dei loro consigli. La Tavola è rotonda per indicare l uguaglianza dei membri che siedono sui suoi seggi; nessuno ha un posto di riguardo, neanche il re.