82 STORIA DI SER TRISTANO III Il tradimento di re Marco Il giorno successivo Tristano giunse al Castello della Dura Roccia, dove i re di Scozia e d Irlanda si preparavano ad affrontare gli uomini di re Artù. Cominciò un grande scontro e Tristano non mancò di compiere prodezze agli occhi di re Artù, che si chiedeva, stupito, quale fosse il significato dello strano scudo che l uomo portava. La regina Ginevra lo aveva però compreso e ne era molto turbata. Intanto un ancella di Morgana si presentò ad Artù dicendogli: «Sire, lo scudo fu preparato perché voi foste avvertito del disonore e della vergogna che ricadono su di voi e sulla regina . Detto questo si allontanò e il re, afflitto e adirato, continuò ad osservare Tristano, chiedendosi chi fosse il misterioso cavaliere che compiva mirabili gesta. Continuando ad interrogarsi sull identità dello sconosciuto, re Artù non sollevava mai lo sguardo dallo scudo, accrescendo così i timori della regina Ginevra. Tristano vinse il torneo e re Artù, congratulandosi con lui, gli chiese dove avesse preso quello strano scudo. «L ho ricevuto da Morgana la Fata, che non ha voluto spiegarmi il significato delle immagini che vi sono dipinte.Anzi, lo scudo mi fu dato senza che io lo richiedessi; per riconquistare la libertà, mi sono impegnato a portarlo con me durante questa giostra , fu la risposta del prode cavaliere. «Non dovreste portare un insegna di cui non conoscete il significato. Ora ditemi il vostro nome! , replicò Artù. «Per il momento non lo saprete . «Allora ci batteremo . «Avete ben visto quanto mi sono adoperato in questa giornata; siete poco cortese a sfidarmi; un uomo d onore ha pietà della stanchezza dell avversario, ma io non vi temo e saprò tenervi testa .