Capitolo 1 DA FLORENTIN Fumare sigarette, mettersi l acqua zuccherata sui capelli perché si arriccino, baciare le ragazze del Cours Complémentaire nei sentieri e gridare cornuta da dietro la siepe per ridere della suora1 che passa, era la gioia di tutti i tipacci del paese. A vent anni d altronde i tipacci di quella specie possono emendarsi del tutto e diventano talvolta giovani molto sensibili. Il caso è più grave quando il tipo in questione ha una figura già vecchiotta e appassita, quando si occupa delle storie losche delle donne del paese, quando dice di Gilberte Poquelin mille sciocchezze per far ridere gli altri. Ma, in fondo, il caso non è ancora disperato Era questa la situazione di Jasmin Delouche. Continuava, non so perché, ma certamente senza alcun desiderio di superare gli esami, a seguire il Cours Supérieur che tutti avrebbero voluto vedergli abbandonare. Nel frattempo, imparava con suo zio Dumas il mestiere di intonacatore. E presto quel Jasmin Delouche, con Boujardon e un altro ragazzo molto dolce, il figlio del supplente, che si chiamava Denis, furono i soli allievi grandi che mi piacesse frequentare, perché erano del tempo di Meaulnes . C era, del resto, in Delouche un desiderio molto sincero di essere mio amico. Per farla breve, lui che era stato il nemico del grande Meaulnes, avrebbe voluto diventare il 1 cornuta suora: l ordine della Carità impone alle sue suore una cuffia dalle ali alte e simili ai palchi delle corna di un daino. Di qui l appellativo oltraggioso. 163