glia (alla madre, in particolare, com è naturale per un bambino) e la stessa leggera menomazione fisica che lo penalizza (zoppica per una malattia alle anche) contribuisce a trattenerlo nel cerchio familiare. L irruzione di Meaulnes nella sua vita segna il momento di passaggio all adolescenza, con la progressiva scoperta del mondo esterno e della crescente fisicità data dal superamento della menomazione. Le peripezie narrate sono sempre doppie: vi sono quelle, concrete, di Augustin (la fuga, la scoperta della tenuta misteriosa, il ritorno, il rimpianto, la ricerca della via per ritornare alla dolcissima fanciulla, ecc.), e vi sono quelle, in gran parte interiori, di Fran ois che vive un esistenza riflessa, emozionandosi e partecipando delle avventure dell amico. Si può dire che, con questo sdoppiamento, Alain-Fournier abbia ottenuto il risultato di vivere la vita ma anche di scriverla, secondo la formula di Pirandello prima ricordata. La situazione finale è anch essa doppia: da una parte, abbiamo le ceneri di ciò che si è consumato, con la morte dolorosa di Yvonne, con la nuova solitudine di Fran ois, con la persistente assenza di Augustin; dall altra, però, e proprio nelle ultime righe, il futuro incomincia a delinearsi, con l installarsi di Frantz e della moglie nella casa nella foresta, con il ritorno di Meaulnes, con l intesa immediata tra la piccola figlia di Yvonne e suo padre. Se è vero che l adolescenza è finita per sempre e per tutti, ciò che ne rimane è venato di dolore ma promette una qualche continuità, nel segno di quell ottimismo cauto che è un altra delle conferme della religiosità cristiana di Henri Alain-Fournier. 3. Bibliografia Opere di Alain-Fournier Le grand Meaulnes (titolo originale dell opera) è stato pubblicato per la prima volta a Parigi da Emile-Paul, 1913; Miracles (saggi e poesie) è stato pubblicato, con prefazione di J. Rivière, a Parigi, Gallimard, 1924. L edizione di riferimento di Le grand Meaulnes è contenuta in Le dossier du Grand Meaulnes, a cura di A. Rivière, F. Touzan e C. Sicard, presentazione e bibliografia di D. Leuwers, Paris, Bordas, Classiques Garnier, 1986. 18