Capitolo 1 L OSPITE Si presentò a casa nostra una domenica di novembre del 189 Io continuo a dire a casa nostra , anche se in realtà non ci appartiene più. Ce ne siamo andati dal paese da quasi quindici anni e sono sicuro non ci ritorneremo mai più. Abitavamo negli edifici del Corso Superiore di SainteAgathe1. Mio padre, che io chiamavo signor Seurel esattamente come gli altri alunni, vi dirigeva contemporaneamente il Corso Superiore, dove si preparava il diploma di maestro, e il Corso Medio. Mia madre invece insegnava nelle classi elementari. Si trattava di una lunga casa rossa, con cinque porte a vetri sotto dei lunghi tralci di vite vergine, all estremità del borgo: un immenso cortile con portici e lavanderia, che si apriva sul villaggio con un grande portone. Sul lato nord, c era la strada su cui dava un piccolo cancello e che portava alla stazione, distante tre chilometri. A sud e dietro, campi, giardini e prati si congiungevano con la periferia Questo è l aspetto sommario della casa in cui fluirono i giorni più tormentati e più cari della mia vita, casa da cui nacquero e dove tornarono ad infrangersi, come onde contro uno scoglio solitario, le nostre avventure. 1 Sainte-Agathe: località fittizia, dietro la quale l autore nasconde Epineuil-leFleuriel, la località della Francia centrale (dipartimento dello Cher) dove Alain-Fournier trascorse l infanzia e che non smise mai di amare. 23