Capitolo 4 L AVVENTURA Il mio compagno non mi raccontò quella notte tutto ciò che gli era capitato lungo la strada. E, anche quando si fu deciso a confidarmi tutto, durante i giorni di infelicità di cui riparlerò, quello restò a lungo il grande segreto delle nostre adolescenze. Ma, oggi che tutto è finito, adesso che non resta che polvere di tanto male e di tanto bene, posso raccontare la sua strana avventura. All una e mezzo del pomeriggio, sulla strada per Vierzon, con quel tempo gelido, Meaulnes fece camminare la bestia di buon passo, perché sapeva di non essere in anticipo. Pensò dapprima, per divertirsi, soltanto alla sorpresa di tutti noi quando avesse riportato sulla carretta, alle quattro, il nonno e la nonna Charpentier. Infatti, in quel momento, non aveva altra intenzione che questa. Poco a poco il freddo penetrò in lui, si avvolse le gambe con una coperta che prima aveva rifiutato e che quelli della Belle-Etoile avevano messo a forza sulla vettura. Alle due attraversò il borgo di La Motte. Non era mai passato in un paesino durante le ore di lezione e si divertì nel vederlo così deserto, così addormentato. A malapena, di tanto in tanto, una tendina si sollevava, mostrando una testa curiosa di comare. All uscita da La Motte, subito dopo l edificio scolastico, esitò tra due strade e credette di ricordare che doveva girare a sinistra per andare a Vierzon. Nessuno era là per dargli delle informazioni. Rimise la sua cavalla al trotto sulla strada che era diventata più stretta e male inghiaiata. Costeggiò per 59