Capitolo 6 LA STRANA FESTA Appena furono scomparsi, lo studente uscì dal suo nascondiglio. Aveva i piedi ghiacciati, le articolazioni rigide; ma era riposato e il suo ginocchio sembrava guarito. Scendere per cena , pensava. Non mancherò certo di farlo. Sarò semplicemente un invitato di cui tutti hanno dimenticato il nome. D altronde, non sono un intruso, qui. fuori dubbio che il signor Maloyau e il suo compagno mi aspettavano . Nell uscire dall oscurità totale dell alcova, poté vedere abbastanza distintamente nella camera rischiarata dalle lanterne verdi. Lo zingaro l aveva adornata . Dei mantelli erano appesi agli attaccapanni. Su un pesante tavolo da toilette, dal marmo rovinato, era stato disposto ciò che poteva trasformare in damerino un ragazzo che avesse trascorso la notte precedente in un ovile abbandonato. C erano, sul caminetto, dei fiammiferi vicino ad un grande candelabro. Ma avevano tralasciato di dare la cera al pavimento; e Meaulnes sentì scricchiolare sotto le scarpe della sabbia e dei calcinacci. Di nuovo ebbe l impressione di essere in una casa da molto tempo abbandonata Andando verso il caminetto, corse il rischio di incespicare contro una pila di grandi scatole di cartone e di contenitori più piccoli: distese il braccio, accese la candela, poi sollevò i coperchi e si chinò per guardare. C erano dei costumi di giovani di molto tempo fa, finanziere1 con il collo alto di velluto, raffinati gilet molto 1 finanziere: abiti maschili, usati nelle cerimonie ufficiali, caratterizzati da falde molto lunghe. 77