143 15 L incontro Zar e Mart, al villaggio, erano nella grotta dello sciamano. Uno più agitato dell altro, si scambiavano continuamente occhiate. Non possiamo restar qui , disse a un certo punto il ragazzo, con aria grave. Kerai può aver bisogno di aiuto , e nel dir così si alzò e si preparò a partire. Ma il lupo si frappose tra lui e l ingresso e gli ringhiò. Non l aveva mai fatto, ma il ragazzo capì quel che gli voleva dire, e rispose: Va bene Zar, vai tu da solo . Il lupo gli si avvicinò, gli leccò una mano, lo fissò negli occhi e poi si voltò e corse veloce. Mart uscì. Nevicava, intensamente. Tutto il villaggio era già coperto da una spessa coltre bianca. Sentì in quel momento un ululato, possente, prolungato. Non poteva che essere Zar. E Zar correva come il vento e, a mano a mano che avanzava, gli si affiancavano numerosi lupi, tantissimi lupi. Pareva stessero scendendo da tutte le montagne al suo richiamo, e tutti lo seguivano. Era ormai buio, ma c era un esile ed eterea luce. E sembrava voler pareggiare il conto con quelle nuvole scure che avevano annerito il giorno, come fosse notte.