40 IL GRANDE GIOCO 5 Apriti, Sesamo! Ormai era notte fonda. Nei punti della strada in cui l illuminazione scarseggiava, il buio era così fitto che sembrava di camminare nella nebbia tinta d inchiostro. «Ho paura di perdermi , mormorò Guendalina, che non avrebbe facilmente dimenticato quella serata. «Prendiamoci per mano , disse Enrico. Allungarono le braccia per non smarrirsi nell oscurità. Al principio si sentirono un po imbarazzati: temevano che il loro atteggiamento potesse sembrare infantile. Ma quel contatto umano era la cosa più bella che succedeva da almeno mezz ora. Al chiarore delle pochissime macchine di passaggio, i prati brulli della periferia erano diventati sempre più frequenti. «Dobbiamo piegare solo un po verso l area industriale.Alla prossima prendiamo a destra. Poi non dovremmo essere lontani . Era incredibile come Enrico, anche senza cartina, sapesse orientarsi. «Ho sentito un rumore! , sobbalzò Francesco. «Una specie di clac clac? Poco lontano da noi? , si informò Hortensia. «Sì, sì , annuì l altro con vigore. «Io ne ho già sentiti molti , lo rassicurò Hortensia. «Sembrano zaini che battono sulla schiena di ragazzi in corsa. Credo che siano i nostri colleghi. Se corrono, vuol dire che siamo in ritardo. Quindi, dobbiamo accelerare! Con una corsetta leggera, i quattro ripresero la strada.Avevano una gran voglia di arrivare a destinazione. L emozione cresceva e cancellava la stanchezza delle ultime peripezie notturne.