89 11 Carta canta I ragazzi continuarono a complimentarsi tra loro, ridere, scherzare e scambiarsi pacche sulle spalle. Erano davvero radiosi.Al principio attorno a loro si erano stretti altri visitatori, incuriositi da quella operazione collettiva che era una novità assoluta per il gioco del grande plastico. La felicità degli altri, però, non è mai uno spettacolo capace di dare soddisfazione a lungo. Almeno non a chi non ha nessun buon motivo per condividere quella gioia. Quindi, esaurita la curiosità, gli altri giocatori avevano continuato a girovagare, giocare, chiacchierare e accapigliarsi come se niente fosse. Solo i più attenti erano già in attesa dell opportunità successiva. «Mi pare proprio che, rifornendo la locomotiva, non abbiamo suscitato simpatia , commentò Guendalina. «Tutti ci guardano di traverso. Sembra che abbiamo fatto un affronto personale a ciascuno di loro. Una ragazzina mi ha addirittura fatto una smorfia Mi ha mostrato la lingua! « l invidia, solo quella , la rassicurò Hortensia. «Tutti avrebbero voluto essere protagonisti di un azione come la nostra. E per di più noi siamo stati capaci di agire tutti insieme, in armonia. Dobbiamo essere contenti della nostra impresa . «Non mi piace essere contenta, se questo suscita l invidia degli altri , obiettò Guendalina. «Non devi fartene una colpa: abbiamo raggiunto l obiettivo con le nostre forze. Quindi non ci meritiamo invidia, casomai ammirazione . «Ma l ammirazione , si intromise Irina, «è un sentimento al quale raramente si lascia spazio. L invidia è più facile. Credo che prima o poi ne potremo riparlare .