Pier Paolo Pasolini STUDI SULLA VITA DEL TESTACCIO Una violenza gratuita, sordida, incapace di pietà attraversa il gruppo di ragazzi protagonisti di questo racconto-reportage. Emerge il principio che regola la vita del branco: la paura più grande è quella di mostrarsi debole . Ciò significherebbe l espulsione dal gruppo e dall intero sistema di rapporti di forza che regolano la vita di borgata. Per evitarlo, ogni ragazzo è disposto a qualunque atto, è pronto a rinnegare qualunque sentimento. Si tratta, naturalmente, di una morale bestiale, basata sull ignoranza e sulla solitudine più disperata che l appartenenza al gruppo dovrebbe alleviare e trasforma invece in una prigionia mentale. Ogni giovane è infatti intrappolato nel ruolo di duro e non si domanda neppure se desidera poter mostrare il proprio volto autentico, poiché sarebbe un prestare il fianco che lo condannerebbe. Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 - Ostia, Roma, 1975) è stato uno dei maggiori protagonisti della vita culturale italiana tra gli anni Cinquanta e Settanta. Autore di poesie, saggi, romanzi, film, si è schierato fin dall inizio in favore delle classi sociali più emarginate, mettendo in scena i quartieri periferici di Roma e, di più, le baraccopoli che sorgono ai margini della periferia stessa. Il suo romanzo di maggior impegno sociale, Ragazzi di vita (1955), conteneva inoltre un ambizioso esperimento linguistico, poiché si serviva di una prosa che era il frutto di una miscela tra l italiano e il dialetto romanesco, mentre le situazioni narrate possedevano la forza dello scandalo, essendo dedicate alla sordida vita quotidiana dei giovani borgatari , impegnati a rimediare denaro con ogni mezzo possibile, non esclusi i più degradanti. Altre sue opere notevoli furono: Una vita violenta (1959), Poesia in forma di rosa (1964), Affabulazione (1977). da AA.VV., Nuovi racconti italiani, Milano, Nuova Accademia, 1962 95