146 SETTE BOCCHE CHIUSE 12 Un intuizione che spiega tutto In fondo a via Testo, quella dove a Sant Eusebio si montava il Luna Park, c era una costruzione diroccata: non era proprio in sfacelo ma il tetto aveva ceduto e, Marco ricordava di averlo sentito dire da molti adulti, quando le tegole non trattengono più la pioggia, i muri sottostanti finiscono per crollare. Questa vecchia casa era in realtà un insieme di costruzioni: un edificio più grande e poi un recinto di mattoni che partiva da un lato di quello e formava un rettangolo sul retro. Erano cresciuti alberi e arbusti sia all interno del recinto, sia dentro la casa stessa, tanto che le loro chiome uscivano dal tetto come capitava in questi casi: uno degli alberi era addirittura un noce, che non si trovava spesso nei dintorni di Bianzè, e Marco era andato per diversi anni di seguito, con Alessandro e con Andrea, a cercare e a raccogliere le noci che produceva e che erano piccole e dure, con poco gheriglio, ma non costavano nulla e nessuno mai le reclamava. Poi, quella stessa primavera, parlando un giorno con nonno Michele, Marco aveva saputo che quella vecchia costruzione in rovina era stata nei secoli precedenti il lazzaretto, cioè quel ricovero dove si rinchiudevano gli appestati durante le epidemie. Era sbiancato quando l aveva saputo e il nonno aveva immediatamente compreso il perché.