33 3 L indagine sembra già risolta A Marco non dava fastidio pedalare con il caldo. C era invece gente che sbuffava: la vedevi mentre teneva il manubrio con una mano e con l altra si sventolava servendosi di un giornale piegato, oppure mentre si asciugava il sudore dalla fronte con il fazzoletto e intanto chiudeva gli occhi, rischiando anche di finire contro un automobile parcheggiata. Insomma, ognuno aveva il suo modo diverso per protestare contro il fatto che,a metà agosto,facesse caldo,come se tutto ciò fosse davvero chi sa quale stranezza! Lui invece non ci badava: sudava come tutti gli altri, probabilmente, ma poi gli bastava restare da qualche parte all ombra, per asciugarsi e per riprendere a star bene. Certo, a casa sua, la sera, rimaneva più di mezz ora sotto la doccia, a strofinarsi e a sciacquarsi fino a rischiare di sciogliersi, o almeno ci restava fino a quando suo padre non incominciava a bussare alla porta del bagno,minacciando un irruzione per farlo uscire. Ma, durante il giorno, prendeva il caldo come veniva e nemmeno ci badava più di tanto. In fondo, ragionava tra sé e sé, il caldo voleva dire estate, l estate voleva dire vacanza, e sarebbe stato davvero il colmo se proprio lui avesse sperato che il caldo arrivasse alla svelta al termine e insieme le vacanze: in qualunque momento tutto questo fosse accaduto, sarebbe comunque stato troppo presto!