125 Una pelliccia originale E Erano da poco iniziate le vacanze e i tre amici s accorsero, con terrore, che gli mancava un po la scuola. Incredibile! «Sentite , propose Stefania, Stefy per gli amici, «perché non andiamo a visitare l allevamento di mio zio Cesare? Loro non se lo fecero ripetere. Presero le bici e ci arrivarono in un quarto d ora. Lo zio non c era, ma il guardiano li fece entrare lo stesso e dopo un po erano davanti ai castorini. Animaletti simpatici, ma con lo sguardo triste e assonnato. Si trovavano in gabbie particolari, dove ci poteva passare solo uno per volta; e poi erano lunghissime, simili a montagne russe in miniatura. Il guardiano spiegò loro che era stata un idea dello zio. «Lui dice che in questa maniera il freddo irrobustisce le loro pellicce e diventano anche più lucide e belle. Ma c è anche musica e luce, 24 ore su 24, per farli muovere in continuazione, di giorno e di notte . I tre ragazzi non dissero nulla, ma ebbero come un senso di turbamento. Stefania si sentì imbarazzata all improvviso. Non ci aveva mai pensato seriamente; l aveva sempre visto come un fatto del tutto naturale. Una volta che aveva chiesto allo zio se non fosse un mestiere un po crudele, quello le aveva risposto: « un lavoro come tanti e se non lo facessi io, lo farebbero altri . I ragazzi si soffermarono ancora a osservarli e pensarono a se stessi. Sì, si immaginarono di essere loro tra