137 Un altra vita A Anno 2005 Al centro di quel vasto terreno, mosso e ondulato, si trovava una casa, bassa e ampia.Vicino vi era un laghetto, da cui usciva ed entrava un ruscello che si dipanava attraverso tutto il terreno. Attorno, disseminati qua e là, tra alberi, arbusti e fiori, vi erano ripari, rifugi, casettine... dove vivevano decine di cani, gatti, oche... un pitone, un koala, e tanti e tanti altri animali. Sembrava il loro paradiso. Ma ci abitavano anche degli umani: Nadia, la sua sorellina e i loro genitori: Mario e Franca. «Papà , lo chiamò sua figlia in quel momento «ha telefonato la polizia stradale. Pare che ci sia un alano abbandonato a venti chilometri da qui . «Corro subito , le disse lui sorridendo. «Sarò qui fra un paio d ore al massimo . «Ciao Nadia , salutò in quel momento Giulio, un bambino di sei anni figlio dei vicini. Da quando, tre anni prima, Mario aveva comprato quel terreno ed erano iniziati i lavori, il piccolo era stato sempre presente. Ed era diventato amico di tutta la famiglia. Nadia aprì una porticina e lo fece entrare. Tra le braccia teneva stretto il suo amico Spriz, una talpa. I suoi genitori, tuttavia, non la volevano, perché dicevano che rovinava il prato. «Senti , le disse Giulio «io vorrei venire ad abitare qui con voi . «E perché? , gli chiese la ragazza, sorridendo e carezzandogli i capelli.