231 Il gatto dalla coda mozza M Anno 2005 Mancavano solo un paio d ore al tramonto, ed era iniziato anche a piovere. «Maledizione! , imprecò Giulio. «Quel cretino di mio zio è sempre qui e oggi che ne ho bisogno non arriva . Il cielo, intanto, s andava sempre più rabbuiando. E sui bordi di quella grossa buca, a forma di cono rovesciato, stavano iniziando a formarsi dei piccoli rivoli. «No! , esclamò Giulio, notando che quei cento minuscoli ruscelletti avrebbero portato giù acqua e terra, e già intorno al suo collo si stava formando una piccola pozzanghera. L uomo ebbe un tremore gelido, e cercò di reagire. Si concentrò al massimo e poi gridò: «Uno, due, tre... via! e si agitò freneticamente, con uno sforzo spasmodico. Poco dopo, si fermò, esausto. Riaprì anche gli occhi, chiusi nello sforzo, pensando che aveva fatto solo un brutto sogno. La scena che gli si presentò non fu però molto confortante. Benché, infatti, fosse riuscito a far defluire l acqua in quegli stretti spazi rimasti liberi lungo il suo corpo, non poté non notare che il livello era sceso di soli pochi centimetri. Ma la pioggia continuava, ricreando una pozzanghera ancor più larga sul fondo di quell ampia e profonda buca, con al centro la sua testa. «Chissà, forse dietro di me la situazione è migliore , si disse, e provò a voltarsi, per quel poco che gli era possibile. Ma ovunque le condizioni erano le stesse, anzi, peggiori.