55 6 Il fioraio di Bolzano Sul tavolo del tenente Coppola s erano ammucchiate tutte le relazioni dei suoi agenti. Non c era dubbio: Margareta era stata un esperta d erboristeria. Molti contadini della zona ricorrevano a lei per filtri, lozioni e tisane1. Anche diversi farmacisti erano suoi clienti. Che la sua attività d erborista sconfinasse in pratiche di magia risultava solo dalla relazione del più giovane degli agenti, un ragazzo in gamba, l unico che, oltre al tedesco, capisse bene anche i dialetti locali. Nelle sue note si parlava, più o meno velatamente, di filtri magici con riferimento preciso dell acquirente: Ernest Hielscher, fioraio in Bolzano. Negozio in pieno centro sotto i portici. Marcello Coppola non era uomo da starsene seduto. Amava l azione. Sapeva che quel delitto (se di delitto si trattava!) in quella zona tranquilla dove non accadeva mai niente, avrebbe fatto rumore. Riuscire a risolvere il caso poteva avere grande importanza per la sua carriera. «E poi , dovette confessare a se stesso, mettendosi al volante della macchina-civetta2 in abiti borghesi, «bisogna 1 2 tisane: decotti o infusi di erbe medicinali. macchina-civetta: macchina mimetizzata usata dalla polizia.