Sylvia Plath LA CAMPANA DI VETRO Esther è una ragazza intelligente e brillante che vince una borsa di studio per proseguire i suoi studi a New York, dove entra in contatto con una società nevrotica e un sistema di relazioni fondate sull ipocrisia, che non riesce ad accettare. Dopo un anno trascorso nella Grande Mela, torna a casa per le vacanze estive. Ma qui, a poco a poco, sentendo in modo sempre più acuto il conflitto irrisolto tra le aspirazioni personali e il ruolo impostole dalla società, cade in un grave stato di depressione, che la porta in una clinica psichiatrica dove viene sottoposta persino a una terapia di elettroshock. questa la trama di La campana di vetro, l unico romanzo scritto da Sylvia Plath e ormai diventato un classico della letteratura femminile, in cui la scrittrice fa una lucida e spietata radiografia di se stessa. Sylvia Plath (1932-1963) nasce a Boston negli Stati Uniti. Quando comincia gli studi universitari, la giovane Sylvia può già vantare un numero impressionante di pubblicazioni. Ma proprio a questi anni di università risale la sua prima crisi depressiva e il suo primo tentativo di suicidio, a cui succede un periodo di cura in una clinica psichiatrica. Dopo questo tormentato periodo torna ai suoi studi laureandosi con successo. Ottiene una borsa di studio in Inghilterra dove conosce e sposa il poeta T. Hughes. Ma dopo due anni dalla nascita del primo figlio la coppia si separa. Le durezze e le frustrazioni della vita domestica e soprattutto quella che sente come prigionia della sua condizione femminile e la sua ispirazione poetica portano la Plath al suicidio nel 1963. Oltre a La campana di vetro (1963), sono importanti le raccolte di poesie Ariel e Attraversando l acqua, entrambe postume. da Sylvia Plath, La campana di vetro, traduzione di Daria Menicanti, Mondadori, Milano, 1968. 163