305 Esopo La cagna che portava la carne Certo, è facile condannare il comportamento della cagna che, ingannata dal suo riflesso nell acqua, vorrebbe afferrare anche l altro pezzo di carne e, nel tentativo, perde tutto. Si fa presto a dire che l avidità non paga e che bisogna sapersi accontentare. Tutte belle parole; tutti giusti concetti. Però un piccolo dubbio sorge: non può essere che la povera cagna digiuni da giorni? Non può essere che l avidità sia semplicemente fame arretrata? O, ancor peggio, che abbia una cucciolata da qualche parte e che a lei nessuno si sogni di preparare una ciotola di quelle crocchette supervitaminizzate che diamo ogni giorno al cane di casa? Da quanti secoli i ricchi accusano i poveri di avidità, soltanto perché si gettano in massa e scompostamente sulle briciole della loro tavola? Esopo (VI secolo a.C.) è considerato poeta e autore di favole,benché ancora si discuta se sia mai esistito veramente o non sia piuttosto un nome sotto il quale la tradizione ha progressivamente riunito, nel corso dei secoli, ben 500 composizioni. Nell antichità i suoi testi servivano comunque come primi esercizi di lettura nelle scuole. Adattamento da Esopo, Favole, Rizzoli, Milano 1951.