9 INTRODUZIONE La nascita della fiaba Da sempre gli esseri umani amano raccontare e amano ascoltare chi racconta. Questo è accaduto certamente fin dai tempi più lontani da noi. Ed è accaduto in ogni angolo della Terra: in Europa come in Asia, in Africa come in America. Proprio per le sue caratteristiche di racconto orale, cioè tramandato a voce di generazione in generazione, la fiaba fu a lungo trascurata dalla cultura ufficiale, quella dei grandi scrittori e degli studiosi. Era guardata con distacco, quasi si fosse trattato di un genere minore, appunto perché non era legata alla scrittura. Soltanto nel Cinquecento, in Italia, si incominciarono a pubblicare in volume delle raccolte di fiabe. A quel punto, l interesse crebbe lentamente: nel Seicento, il grande francese Charles Perrault si segnalò come il creatore di personaggi oggi noti a tutti, come Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Pollicino, la bella addormentata nel bosco, Il gatto con gli stivali. Fu però l Ottocento il grande secolo della fiaba: in ogni parte d Europa si raccoglievano dalla viva voce della tradizione popolare i racconti che per tanti secoli erano rimasti limitati alle serate trascorse nelle stalle o accanto al letto di un bambino malato o capriccioso. Si andavano intanto diffondendo in Occidente le favole orientali, introdotte in Europa per mezzo della traduzione della raccolta araba Le mille e una notte. Studiosi come i fratelli tedeschi Jacob e Wilhelm Grimm o come il russo Aleksandr Afanasjev percorsero paesi e villaggi delle loro regioni, trascrivendo ciò che i cantastorie e le nonne raccontavano da sempre. Più tardi fecero la stessa cosa, nelle loro patrie, l irlandese William Butler Yeats, l italiano Italo Calvino e tanti altri.