98 VIZI PUNITI, MALVAGIT SCONFITTE Oscar Wilde Il Gigante Egoista L egoismo è l inverno del cuore: questa potrebbe essere la sintesi estrema di questa storia. E nessuna immagine sarebbe più adatta di quella,per ritrarre un cuore arido! Escludere i bambini dal proprio giardino non è soltanto mandarli a giocare sulla strada (e dunque fare loro del male) ma è soprattutto fare del male a se stessi, perché non c è dolcezza maggiore di un gruppo di piccoli che ridono tutti insieme, intenti ai loro passatempi. Certo, il padrone del giardino è un gigante e i giganti, in genere, non sono mai troppo teneri o attenti a «cose minute come un bambino: però capita che anche loro diventino anziani, come tutti, e quale luce può aspettarsi la loro vecchiaia, se non quella di vedere giovani vite attorno a sé? I giganti non sono così rozzi come li dipingono: quello che è protagonista della fiaba si accorge che la primavera torna soltanto quando tornano i ragazzi. A questo punto non ci sta a pensare più di tanto: abbatte il muro e li accoglie tutti, grandi e piccoli intorno a sé, per sentirsi scaldare il cuore poco prima che la sua vita finisca, migliore di quanto era stata in precedenza. Oscar Wilde (1854-1900), nato in Irlanda, visse però quasi sempre a Londra e Parigi, facendo dei viaggi in Italia e in Grecia. Divenne celebre con il romanzo Il ritratto di Dorian Gray (1891) e con una fitta serie di brillanti commedie: Il ventaglio di Lady Windermere (1892), Una donna senza importanza (1893), Un marito ideale (1895), L importanza di chiamarsi Ernesto (1895). Fu anche autore di due raccolte di fiabe: Il principe felice e altri racconti (1888) e La casa dei melograni (1891). Adattamento da O. Wilde, Opere, a cura di M. d Amico, Mondadori, Milano 1979.