117 Giorgio Scerbanenco Di professione farabutto Sandrone Donatello, il giovane «farabutto che ha alle spalle un passato di delitti e anni di riformatorio, adesso si è rifatto una vita: ha un lavoro fisso, una fidanzata che lo ama e vuole solo «rigare dritto . Ma pare che la mala sorte si accanisca su di lui: infatti si troverà di nuovo, insieme alla ragazza che ama, implicato in un delitto su cui ad indagare sarà proprio quel terribile brigadiere che un tempo lo aveva catturato e lo aveva fatto condannare. Giorgio Scerbanenco, l indiscusso maestro del giallo di casa nostra,racconta con grande abilità una delicata storia di amore e di redenzione. Giorgio Scerbanenco (Kiev 1911 - Milano 1969) di madre italiana e di padre russo, si stabilì a Milano nel 1916. Fu collaboratore, redattore e direttore di periodici femminili, per i quali scrisse racconti e romanzi «rosa . Nel 1966 pubblicò il suo primo grande romanzo poliziesco, Venere privata, a cui ne seguirono altri che hanno come protagonista l investigatore Duca Lamberti. Grande narratore di storie, è maestro nel catturare l attenzione del lettore. Il racconto qui presentato è tratto dalla raccolta pubblicata postuma, Il centodelitti (1970). G. Scerbanenco, Il centodelitti, Garzanti, Milano 1970.