136 DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA 11 Un duello per amore Se ne andavano dunque verso Saragozza i nostri due eroi e dinanzi a loro si stendeva l orizzonte senza nuvole di una calda giornata di fine estate. Quando le ombre cominciarono a farsi più dense contro il rosso del sole al tramonto, Don Chisciotte diede a Sancio il segnale più atteso, quello della sosta e subito il bravo scudiero si mise a raccogliere sterpi per il fuoco. L asino di Sancio e la cavalcatura del suo signore furono lasciati a brucare accanto a una siepe, ma dopo un po le due bestie, che nel corso di tante avventure avevano profondamente fraternizzato1, come accade a chi è costretto a condividere la medesima sorte, si prepararono al sonno. Ronzinante poggiò il suo lungo collo di traverso a quello dell asino, il quale da parte sua riversò il proprio peso sul fianco del più nobile compare. Poi l uno e l altro chiusero gli occhi, mentre sopra di loro, a grandi ondate, la marea delle stelle invadeva il cielo. Ma il riposo dei nostri eroi non era destinato a durare a lungo. Il buon Sancio aveva appena incominciato a sgranocchiare accanto al fuoco qualche noce, che avrebbe costituito per lui e per il suo padrone l unico pranzo dell in1 avevano profondamente fraternizzato: erano diventati amici.