14 Sancio Panza governatore

A questo punto, immagino da parte dei lettori una domanda d’obbligo. Che cosa mai ci facevano Dorotea e Don Fernando dalle parti della Cava di Montesinos? Non ho difficoltà a rispondere. Ci abitavano, almeno nel periodo più caldo della stagione.
Don Fernando, infatti, possedeva proprio da quelle parti una vasta proprietà terriera, costellata di pievi1 di campagna e piccoli villaggi. Era un dominio ereditario, che quelli della sua famiglia si erano trasmessi di padre in figlio, come si fa con un gioiello il cui valore sia più affettivo che reale.
Quei territori intorno ad Albacete, in realtà, mezzo bruciati dal sole d’estate, mezzo gelati d’inverno, non procuravano al giovane proprietario grandi entrate dal punto di vista economico, ma erano comunque il luogo dove la dinastia aveva avuto origine e dunque rappresentavano un po’ la culla dove la casata aveva emesso i primi vagiti2.
Don Fernando, dopo aver regolato i suoi conti davanti a Dio e davanti agli uomini, sposando la bella e perseguitata Dorotea, decise di condurre sua moglie, almeno per il periodo della luna di miele, proprio nei territori della Cueva di Montesinos, dove i suoi antenati avevano fatto costruire una dimora degna di lui e di chi egli aveva condotto all’altare.

1 pievi: parrocchie di campagna.
2 vagiti: i pianti dei neonati. Si riferisce al primo periodo di vita della sua famiglia.