173 V Capitolo Eracle e le dodici fatiche Nascita e infanzia di Eracle Eracle era figlio di Zeus e di Alcmena, una donna tebana, moglie dell eroe Anfitrione. Il dio si era invaghito di lei ed era andato a trovarla durante un assenza dello sposo. Aveva assunto l aspetto di Anfitrione ed era entrato nella sua camera nuziale. La notte era già avanzata e nel cielo splendeva una bella luna, grande e radiosa come non si era mai vista prima. Alcmena, ingannata dalle apparenze, cedette facilmente all amore di Zeus, credendolo suo marito; e così, trascorsi nove mesi, diede alla luce un bel maschietto robusto, che chiamò Alcide, cioè «coraggioso . In seguito, egli assunse anche il nome di Eracle, che significa «colui al quale Era dà gloria . Un nome che suona un po insolito per un eroe come lui, perché in realtà la dea, che lo odiava, lo perseguitò sin dalla nascita. Ma in questo modo essa, senza volerlo, contribuì alla sua gloria, perché l eroe, superando brillantemente i tranelli che lei gli tendeva, finì per affermarsi come uno dei più forti eroi mai esistiti. Zeus, poco prima che il bimbo nascesse, annunciò l evento agli dèi con parole solenni: «Oggi a Tebe nascerà un bambino che appartiene alla mia stirpe e regnerà su Argo e Micene1! Le risate sarcastiche di Era riecheggiarono in tutta la sala: «Sei sicuro di quello che dici? Giuralo qui davanti agli dèi . 1 Micene: antica città dell Argolide (Peloponneso). Per la sua particolare posizione geografica (era un passaggio obbligato delle vie tra Corinto, Argo e il sud), conobbe fra il 2000 e il 1500 a. C. una grande espansione politica e commerciale, estendendo i suoi traffici in Egitto, Siria, Palestina e in Sicilia. Nel XIII sec. a. C. divenne il centro propulsore della civiltà micenea.