200 IL TEMPO DEGLI EROI VI Capitolo La guerra di Troia La mela d oro «Tutto cominciò a causa di una mela , dicevano i Greci antichi parlando della guerra di Troia: era una mela speciale, però, un frutto d oro. Ma raccontiamo le cose con ordine: Teti, una Ninfa marina, sposò Peleo, re di Ftìa; le loro nozze furono grandiose e vi parteciparono tutti gli dèi. C erano Apollo e le Muse, Afrodite e suo marito Efesto, Zeus ed Era, Atena, Ermes, persino Ade e Persefone. Insomma, non mancava nessuno; solo la dea della discordia non compariva fra gli invitati. Questa dea, che si chiamava Eris, era un vero campione di perfidia. Un autentica piantagrane, come la definiva Ermes, e per di più così brutta da spaventare i morti, con un bel colorito giallognolo sul viso, due occhi strabici e un naso adunco, ornato si fa per dire! di foruncoli. Come se non bastasse, le puzzava anche l alito, cosicché, ogni volta che apriva bocca, tutti se la filavano via col naso tappato. Quando arrivava alle adunanze e ai banchetti, potevi star sicuro che l allegria svaniva: le cetre tacevano di colpo e le Muse non cantavano più. Per questo gli dèi non potevano vederla e la evitavano come la rogna: «Quella lì porta male! , si mormorava sull Olimpo. Così Peleo e Teti fecero finta di nulla e non la invitarono alla festa; lei però, intrigante com era, venne a saperlo e decise di vendicarsi. Il banchetto era stato allestito a Ftìa, sulla riva del mare, di fronte alla reggia di Peleo. Le mense erano ricche di cibi e di frutti profumati; non mancava nulla: le anfore erano piene di ambrosia, i calici di miele delizioso e i cesti traboccavano di fiori, che le sorelle di Teti, le Ninfe Nereidi, avevano raccolto per lei. Apollo suonava la cetra e intratteneva l udito-