37 II Capitolo Una famiglia singolare: Zeus, Era e i loro figli divini Uno sposo infedele Il matrimonio fra Era e Zeus era stato un matrimonio d amore. A dire la verità, Zeus aveva faticato un bel po a conquistare la sorella, perché la dea era una ragazza selvatica, con un carattere ribelle, che andava fiera della sua indipendenza. Ma Zeus, più testardo di lei, non era certo il tipo da lasciarsi scoraggiare.Abile nel conquistare i favori di donne e dee, tanto che, col tempo, si era guadagnato una discreta fama di dongiovanni, non fallì neppure in questa impresa difficile e riuscì a sedurre la bella Era con la promessa solenne di sposarla. Le nozze si svolsero sull Olimpo e furono grandiose. Fiumi di ambrosia della migliore qualità scorrevano nei calici dorati, festoni di diamanti e altre pietre preziose pendevano dai muri della sala del banchetto, tutta tappezzata di fiori per l occasione. Alla festa intervenne, ospite d onore, anche Gea, la Terra, che come dono di nozze portò ai nipoti l albero delle mele d oro, ancor oggi conservato nel giardino delle Esperidi e, per volontà di Era, custodito da un enorme serpente. I primi tempi del matrimonio furono felici; i due sposi sembravano inseparabili e così innamorati, che i loro fratelli, Poseidone fra tutti, un po per invidia, un po per ridere, li chiamavano scherzando «i due colombi . Ma era destino che la passione e l armonia tra i due coniugi non dovessero durare a lungo. Ben presto, infatti, Zeus cominciò a riprendere le vecchie abitudini, a prestare le sue attenzioni alle altre dee, alle Ninfe, persino alle donne mortali, che non si faceva scrupolo di corteggiare, quando qual-