45 III Capitolo Storie di Afrodite, Apollo e Artemide La dea dell amore Afrodite era nata dal mare. Il suo nome in greco significa «schiuma , schiuma d onda. Gli antichi raccontano che era uscita da una conchiglia. La conchiglia era grande come una barca, ma non aveva la vela, e il vento, cullandola dolcemente sulle onde azzurre, l aveva sospinta da chissà dove, sino alle coste di un isola greca, la splendida Cipro. Molti dicono che, appena uscita dall acqua, toccò con i piedi delicati il suolo e ne fece nascere fiori e una tenera erbetta. Altri narrano ancora che l aria si riempì di profumi meravigliosi, mai sentiti prima e che tutti, uomini, dèi, persino i tremendi figli della Notte, provarono in cuore una grande dolcezza e un desiderio di amore. Di sicuro si sa che, appena arrivata a Cipro,Afrodite, nuda e infreddolita, fu accolta dalle figlie di Temi, le Ore, che le diedero vesti sontuose e l adornarono come si confaceva a una dea del suo rango. Poi, dopo averla incoronata con un diadema di perle, le dissero: «Adesso devi venire con noi sull Olimpo. Bisogna che ti presentiamo agli altri dèi. Vedrai che accoglienza ti faranno! Sull Olimpo era festa grande quel giorno; tutti erano al corrente della nascita di Afrodite e si preparavano a riceverla degnamente. Già non si faceva che parlare della sua bellezza, e le altre dee Era più di ogni altra aspettavano con ansia di vederla, per criticarla e trovarle tutti i difetti possibili. Efesto, che era un fabbro abilissimo, aveva costruito per lei una dimora magnifica, dalle mura di marmo e dalle porte d oro: «Figlio mio, come luccica questa casa, solo a