16 È arrivata! Naturalmente di mattina avevano mandato a chiamare il dottor Craven. Gli chiedevano sempre di venire a visitare Colin dopo che aveva avuto la sua crisi e, quando arrivava, trovava un ragazzino pallido come un cencio, sfinito e così irritabile e nervoso che bastava una parola per farlo piangere. In effetti il dottor Craven temeva e detestava tali visite difficili. In questa occasione era venuto soltanto di pomeriggio perché di mattina non si trovava al castello di Misselthwaite. «Come sta?», chiese alla signora Medlock con aria seccata. «In una di queste crisi un giorno si romperà un’arteria. Il bambino è così isterico e viziato…» «Beh, signore», replicò la signora Medlock, «non crederete ai vostri occhi quando lo vedrete. Quella bambina bruttina con la faccia dispettosa, che è quasi cattiva quanto lui, lo ha praticamente stregato. Non so veramente dire come ci sia riuscita. Non è certo una bellezza ed è quasi sempre silenziosa, ma ha fatto ciò che nessuno di noi ha mai osato fare. Gli è saltata addosso come un gattino selvatico ieri notte, pestando a terra con i piedi e gli ha ordinato di smettere di gridare. Credo che lo abbia lasciato di stucco, tant’è che lui ha smesso subito e questo pomeriggio… Beh, venite a vedere voi stesso. È una cosa incredibile.»