178 17 Vivrò, vivrò Dovettero tuttavia attendere più di una settimana: prima si succedettero giorni freddi e ventosi, poi subito dopo Colin rischiò di ammalarsi. Colin sarebbe andato su tutte le furie se non avesse avuto giornate belle piene: lui e Mary parlavano sempre di progetti misteriosi e delicati da realizzare e quasi ogni giorno Dickon veniva a trovarlo, anche se si tratteneva soltanto per pochi minuti, e gli raccontava ciò che stava accadendo nella brughiera, lungo i sentieri, fra i cespugli e sulle rive dei ruscelli. Nessuno poteva restare indifferente ai meravigliosi racconti dell incantatore di animali che parlava delle tane di lontre e di tassi, di topi d acqua e dei nidi degli uccelli, dei topolini di campo e delle loro tane, di ciò che facevano e di come vivevano. «Sono come noi ,diceva Dickon,«soltanto che devono costruire le loro case ogni anno e gli tocca lavorare come matti per realizzarle Ma la questione più importante era il piano da stabilire per far sì che Colin raggiungesse il giardino nella più assoluta segretezza. Nessuno doveva vedere la sedia a rotelle e i ragazzi che svoltavano a un certo punto del boschetto ed entravano dalla porta sotto la coltre di edera. Giorno dopo giorno Colin si sentiva sempre più attratto dal giardino e sapeva che una parte di questo fascino consisteva nel fatto che fosse «misterioso . Nessuno doveva violare questo