Berrette di Padova: belle berrette a lingua, di panno, a uso di quelle che si portano ancora in Sardegna, e che si portavano allora (cioè a dire nei primi cinquant’anni del secolo scorso) anche in Sicilia, non dalla gente di campagna che usava di quelle a calza di filo e con la nappina in punta, ma dai cittadini, anche mezzi signori1; se è vera la storia che mi fu raccontata da un vecchio parente, il quale aveva conosciuto il berrettajo che le vendeva, zimbello di tutta Girgenti2 allora, perché dei tanti anni passati in quel commercio pare non avesse saputo ricavare altro guadagno che il nomignolo di Cirlinciò, che in Sicilia, per chi volesse saperlo, è il nome di un uccello sciocco. Si chiamava veramente don Marcuccio La Vela, e aveva bottega sulla strada maestra, prima della discesa di San Francesco.
Don Marcuccio La Vela sapeva di quel suo nomignolo e se ne stizziva molto3; ma per quanto poi si sforzasse di fare il cattivo e di mostrarsi corrivo a riavere il suo, non solo non gli veniva mai fatto, ma ogni volta alla fine era una giunta al danno perché, impietosendosi alle finte lagrime dei debitori maltrattati, per compensarli dei maltrattamenti, oltre la berretta ci perdeva qualche pezzo di dodici tarí porto sottomano4.

1 belle… signori: berrette pregiate dalla forma allungata, simile a una lingua, di panno, uguali a quelle che si portano ancora in Sardegna e che si indossavano allora, cioè nei primi cinquant’anni dell’800, anche in Sicilia, non dai contadini, che usavano quelle a forma di calza col fiocchettino ornamentale (nappina) in punta, ma dai cittadini, anche da quelli molto benestanti.
2 zimbello di tutta Girgenti: oggetto di scherno di tutta la città di Girgenti (antico nome di Agrigento).
3 se ne stizziva molto: si indispettiva, si irritava molto per questo.
4 ma per… sottomano: ma, per quanto cercasse di assumere un atteggiamento duro e di mostrarsi impaziente di ricevere dai debitori ciò che gli spettava (corrivo a riavere il suo), non solo non ci riusciva mai, ma ogni volta, alla fine, subiva un sovrappiù di danno, perché, impietosendosi di fronte alle false lacrime dei debitori maltrattati (dai suoi rabbuffi), per ricompensarli dei maltrattamenti, oltre a dargli la berretta, allungava loro di nascosto (sottomano), anche qualche moneta da dodici tarì (il tarí era un’antica moneta araba, che ebbe larga circolazione in Sicilia e in tutto il Regno di Napoli).
Nel pretendere il suo, Cirlinciò mostra una severità e una fermezza, le quali non corrispondono al suo vero carattere, che è invece accomodante e generoso, pronto a commuoversi di fronte alle false lacrime versate dai clienti per impietosirlo.