E si mosse per uscire. Cirlinciò allora, al solito, pentito, lo acchiappò per un braccio e gli disse all’orecchio:
– Vi do tre giorni di tempo per il pagamento. Ma non lo dite a nessuno! Fra tre giorni... badate! sono capace di levarvela dal capo, per istrada, appena vi vedo passare. Sono porco io, se mi ci metto!
Aprí lo scaffale e ne trasse una bellissima berretta di Padova.
Lizio Gallo se la provò. Gli andava bene.
– Quanto mi pesa! – disse, scotendo il capo. – Mi sentivo male, venendo qua; voi mi avete dato il colpo di grazia36, compare!
E se ne andò.
Tutto poteva aspettarsi il povero Cirlinciò,tranne che Lizio Gallo, dopo due giorni, dovesse davvero morire!
Si mise a piangere come un vitello, dal rimorso, ripensando – ah! – alle ultime parole del compare – ah! – gli pareva di vederselo ancora lí, nella bottega, nell’atto di tentennare amaramente il capo – ah! – ah! – ah!
E corse alla casa del morto, per condolersi37 con la vedova donna Giacomina.
Per via, tanta gente pareva si divertisse a fermarlo:
– È morto Lizio Gallo, sapete?
– E non vedete che piango?
Tutti in paese ne facevano le lodi e ne commiseravano la fine immatura38, pur sorridendo mestamente al ricordo delle sue tante baggianate. I molti creditori chiudevano gli occhi, sospirando, e alzavano la mano per rimettergli il debito.
Cirlinciò trovò donna Giacomina inconsolabile. Quattro torcetti39 ardevano agli angoli del letto, su cui il compare giaceva, coperto da un lenzuolo. Piangendo, la vedova narrò al compare com’era avvenuta la disgrazia.
36 voi… grazia: invece di essere riconoscente, Lizio Gallo si mostra molto amareggiato verso Cirlinciò, contro il quale ha dovuto lottare a lungo prima di ottenere la sospirata beretta.
37 per… vedova: per partecipare al dolore della vedova.
38 immatura: prematura.
39 torcetti: ceri formati dalla saldatura di quattro candele.