E il professor Lamis, svolto il rotolo di carta, prese a leggere con voce alta e vibrante, di cui egli stesso restò meravigliato. A quali note sarebbe salito, allorché, finita la parte espositiva per cui non era acconcio73 quel tono di voce, si sarebbe lanciato nella polemica? Ma in quel momento il professor Lamis non era piú padrone di sé. Quasi morso dalle vipere del suo stile, sentiva di tratto in tratto le reni fènderglisi per lunghi brividi e alzava di punto in punto la voce e gestiva74, gestiva. Il professor Bernardino Lamis, cosí rigido sempre, cosí contegnoso75, quel giorno, gestiva! Troppa bile aveva accumulato in sei mesi, troppa indignazione gli avevano cagionato la servilità, il silenzio della critica italiana; e questo ora, ecco, era per lui il momento della rivincita! Tutti quei bravi giovani, che stavano ad ascoltarlo religiosamente, avrebbero parlato di questa sua lezione, avrebbero detto che egli era salito in cattedra quel giorno perché con maggior solennità partisse dall’Ateneo di Roma la sua sdegnosa76 risposta non al von Grobler soltanto, ma a tutta quanta la Germania.
Leggeva cosí da circa tre quarti d’ora, sempre piú acceso e vibrante77, allorché lo studente Ciotta, che nel venire all’Università era stato sorpreso da un piú forte rovescio d’acqua e s’era riparato in un portone, s’affacciò quasi impaurito all’uscio dell’aula.
Essendo in ritardo, aveva sperato che il professor Lamis con quel tempo da lupi non sarebbe venuto a far lezione. Giú, poi, nella bacheca del portinajo, aveva trovato un bigliettino del Vannícoli che lo pregava di scusarlo presso l’amato professore perché «essendogli la sera avanti smucciato un piede nell’uscir di casa,aveva ruzzolato la scala78,s’era slogato un braccio e non poteva perciò, con suo sommo dolore, assistere alla lezione».
73 acconcio: appropriato, adatto.
74 Quasi… gestiva: quasi spronato dalla pungente malignità delle sue argomentazioni, egli sentiva ogni tanto (di tratto in tratto) dei lunghi brividi che gli attraversavano le reni, alzava sempre di più la voce e gesticolava.
75 contegnoso: dignitoso.
76 sdegnosa: composta e sprezzante.
77 vibrante: appassionato, concitato.
78 essendogli… la scala: essendogli la sera prima scivolato (smucciato) un piede uscendo di casa, era ruzzolato giù per le scale. Il Vannìcoli usa un linguaggio aulico e ricercato in armonia con il suo carattere odioso e antipatico.