Per fortuna, non gli toccò di fare anticamera nello studio dell’avvocato; ma gli toccò d’attendere un bel po’, prima che questo finisse di ridere,quando gli ebbe esposto il caso.Delle risa si stizzì.
– Che c’è da ridere, scusi? A vossignoria non brucia48! La giara è mia!
Ma quello seguitava a ridere e voleva che gli rinarrasse il caso com’era stato, per farci su altre risate. «Dentro, eh? S’era cucito dentro? E lui, don Lollò che pretendeva? Te... tene... tenerlo là dentro... ah ah ah... ohi ohi ohi... tenerlo là dentro per non perderci la giara?»
– Ce la devo perdere? – domandò lo Zirafa con le pugna49 serrate. – Il danno e lo scorno50?
– Ma sapete come si chiama questo? – gli disse infine l’avvocato. – Si chiama sequestro di persona!
– Sequestro? E chi l’ha sequestrato? – esclamò lo Zirafa. – Si è sequestrato lui da sé! Che colpa ne ho io?
L’avvocato allora gli spiegò che erano due casi51. Da un canto, lui, Don Lollò, doveva subito liberare il prigioniero per non rispondere di sequestro di persona; dall’altro il conciabrocche doveva rispondere del danno che veniva a cagionare52 con la sua imperizia o con la sua storditaggine.
– Ah! – rifiatò lo Zirafa. Pagandomi la giara!
– Piano! – osservò l’avvocato. – Non come se fosse nuova, badiamo!
– E perché?
– Ma perché era rotta, oh bella!
– Rotta? Nossignore. Ora è sana. Meglio che sana, lo dice lui stesso! E se ora torno a romperla, non potrò più farla risanare.
Giara perduta, signor avvocato!

48 A vossignoria non brucia!: l’avvocato trova ridicola la storia della giara, perché – secondo don Lollò – non è lui ad esser danneggiato economicamente.Vossignoria, forma contratta di «vostra Signoria», è un titolo onorifico molto usato nel dialetto siciliano.
49 le pugna: i pugni.
50 Il danno e lo scorno?: il danno (economico) e la beffa.
51 erano due casi: la situazione andava considerata sotto due aspetti.
52 cagionare: provocare, causare.