Orbene, proprio per non dare al paese lo spettacolo di quella «magnifica festa» alle spalle d’un povero disgraziato, il giudice D’Andrea prese alla fine la risoluzione di mandare un usciere in casa del Chiàrchiaro per invitarlo a venire all’ufficio d’Istruzione. Anche a costo di pagar lui le spese, voleva indurlo a desistere dalla querela40, dimostrandogli quattro e quattr’otto che quei due giovanotti non potevano essere condannati, secondo giustizia, e che
dalla loro assoluzione inevitabile sarebbe venuto a lui certamente
maggior danno, una piú crudele persecuzione41.
Ahimè, è proprio vero che è molto piú facile fare il male che il bene, non solo perché il male si può fare a tutti e il bene solo a quelli che ne hanno bisogno; ma anche, anzi sopra tutto, perché questo bisogno d’aver fatto il bene rende spesso cosí acerbi e irti gli animi di coloro che si vorrebbero beneficare, che il beneficio diventa difficilissimo42.
Se n’accorse bene quella volta il giudice D’Andrea, appena alzò gli occhi a guardare il Chiàrchiaro, che gli era entrato nella stanza, mentr’egli era intento a scrivere. Ebbe uno scatto violentissimo e buttò all’aria le carte, balzando in piedi e gridandogli:
– Ma fatemi il piacere! Che storie son queste? Vergognatevi!
Il Chiàrchiaro s’era combinata una faccia da jettatore, ch’era una meraviglia a vedere. S’era lasciata crescere su le cave gote gialle una barbaccia ispida e cespugliuta; s’era insellato sul naso un pajo di grossi occhiali cerchiati d’osso, che gli davano l’aspetto d’un barbagianni; aveva poi indossato un abito lustro, sorcigno, che gli sgonfiava da tutte le parti43.
40 indurlo… querela: convincerlo a ritirare la denuncia.
41 che quei… persecuzione: quei due giovani non potevano essere condannati, perché sarebbe stato ingiusto, visto che tutti, non diversamente da loro, consideravano da tempo il povero Chiàrchiaro un menagramo in piena regola. Perciò la loro assoluzione al processo sarebbe stata inevitabile e questo avrebbe sicuramente offerto ai compaesani un motivo in più per tormentare il presunto iettatore.
42 bisogno… difficilissimo: è più facile fare del male che fare del bene; spesso chi deve ricereve un beneficio è così invelenito che diventa impossibile aiutarlo.
43 S’era… parti: visto che tutti lo consideravano uno iettatore, il Chiàrchiaro aveva pensato bene di conferire al suo volto e alla sua figura l’aspetto di un menagramo autentico. Così, si era fatta crescere sulle gote magre e infossate (cave) una brutta barba ispida e disordinata (cespugliuta); si era messo a cavalcioni sul naso un paio di grossi occhiali con una montatura d’osso, che lo rendevano simile a un barbagianni; infine aveva indossato un abito lucido, per il lungo uso, e color grigio topo (sorcigno) pieno di rigonfiamenti (a causa dei difetti), cioè che gli cascava da tutte le parti.