– Mi pare piuttosto, signor giudice, – poi disse, – che lei non capisca niente.
Il D’Andrea lo guardò un pezzo, imbalordito58.
– Dite pure, dite pure, caro Chiàrchiaro. Forse è una verità sacrosanta questa che vi è scappata dalla bocca59. Ma abbiate la bontà di spiegarmi perché non capisco niente.
– Sissignore. Eccomi qua, – disse il Chiàrchiaro, accostando la seggiola. – Non solo le farò vedere che lei non capisce niente; ma anche che lei è un mio mortale nemico. Lei, lei, sissignore. Lei che crede di fare il mio bene. Il mio piú acerrimo nemico60! Sa o non sa che i due imputati hanno chiesto il patrocinio61 dell’avvocato Manin Baracca?
– Sí. Questo lo so.
– Ebbene, all’avvocato Manin Baracca io, Rosario Chiàrchiaro, io stesso sono andato a fornire le prove del fatto: cioè, che non solo mi ero accorto da piú d’un anno che tutti, vedendomi passare, facevano le corna, ma le prove anche, prove documentate e testimonianze irrepetibili62 dei fatti spaventosi su cui è edificata incrollabilmente, incrollabilmente, capisce, signor giudice? la mia fama di jettatore!
– Voi? Dal Baracca?
– Sissignore, io.
Il giudice lo guardò, piú imbalordito che mai:
– Capisco anche meno di prima. Ma come? Per render piú sicura l’assoluzione di quei giovanotti? E perché allora vi siete querelato?
Il Chiàrchiaro ebbe un prorompimento di stizza63 per la durezza di mente del giudice D’Andrea; si levò in piedi, gridando con le braccia per aria:

58 imbalordito: sconcertato, sbigottito.
59 Forse… bocca: l’osservazione del Chiàrchiaro è rozza e offensiva, ma, pur nella sua brutalità, esprime una convizione radicata nel giudice, che è un uomo pieno di dubbi e di inquietudini, quella cioè di non capire niente.
60 acerrimo: spietato, accanito.
61 patrocinio: assistenza legale.
62 irrepetibili: inconfutabili, che non si possono negare.
63 prorompimento di stizza: scatto d’ira.