In punta di piedi, appena il Balicci le assegnava il libro da leggere, la signorina Tilde Pagliocchini volava via dallo studio e se n’andava a conversare di là con la vecchia domestica. Il Balicci intanto viveva nel libro che le aveva assegnato e godeva del godimento che si figurava ella dovesse prenderne. E di tratto in tratto le domandava: – Bello, eh? – oppure: – Ha voltato? – Non sentendola nemmeno fiatare, s’immaginava che fosse sprofondata nella lettura e che non gli rispondesse per non distrarsene.
– Sí,legga,legga...– la esortava allora,piano,quasi con voluttà59.
Talvolta, rientrando nello studio, la signorina Pagliocchini trovava il Balicci coi gomiti su i bracciuoli della poltrona e la faccia nascosta tra le mani.
– Professore, a che pensa?
– Vedo60... – le rispondeva lui, con una voce che pareva arrivasse da lontano lontano. Poi, riscotendosi con un sospiro: – Eppure ricordo che erano di pepe!
– Che cosa, di pepe, professore?
– Certi alberi,certi alberi in un viale... Là,veda,nella terza scansia61, al secondo palchetto, forse il terz’ultimo libro.
– Lei vorrebbe che io le cercassi, ora, questi alberi di pepe? – gli domandava la signorina, spaventata e sbuffante.
– Se volesse farmi questo piacere.
Cercando, la signorina maltrattava le pagine, s’irritava alle raccomandazioni di far piano. Cominciava a essere stufa, ecco. Era abituata a volare, lei, a correre, a correre, in treno, in automobile, in ferrovia, in bicicletta, su i piroscafi. Correre, vivere! Già si sentiva soffocare in quel mondo di carta. E un giorno che il Balicci le assegnò da leggere certi ricordi di Norvegia, non seppe piú tenersi. A una domanda di lui, se le piacesse il tratto62 che descriveva la cattedrale di Trondhjem63, accanto alla quale, tra gli alberi, giace il cimitero, a cui ogni sabato sera i parenti superstiti recano le loro offerte di fiori freschi:

59 con voluttà: con intenso piacere, come se a leggere fosse stato lui.
60 Vedo…: l’oggetto della visione del Balicci è naturalmente il contenuto del libro che egli ora rilegge, con gli occhi della mente. Il protagonista ha sempre visto la realtà attraverso lo schermo dei libri, per cui ricordare il contenuto delle pagine scritte equivale per lui a vedere.
61 scansia: scaffale.
62 il tratto: il passo, il brano.
63 Trondhjem: importante città della Norvegia, dove sorge la cattedrale di Nidaros, edificata fra il X e l’XI sec. d. C., così chiamata dall’antico nome della città.