Ma non fu cosí.
Quella sera stessa, allorché il lume di là61 fu spento, ed egli, piombato nella tenebra, dopo avere atteso ancora un poco che la famigliuola fosse andata a letto, si recò ad aprire cautamente la vetrata della finestra per rinnovare l’aria, vide anche aperta la finestra di là; vide poco dopo (e ne ebbe nel bujo un tremore di sgomento) vide affacciarsi a quella finestra la donna62, forse incuriosita di quanto avevano detto di lui le Nini, mamma e figliuola.
Quei due fabbricati altissimi, che aprivano l’uno contro l’altro cosí da presso63 gli occhi delle loro finestre, non lasciavano vedere né, in alto, la striscia chiara di cielo, né, in basso, la striscia nera di terra, chiusa all’imboccatura da un cancello; non lasciavano mai penetrare né un raggio di sole, né un raggio di luna.
Ella, dunque, là, non poteva essersi affacciata che per lui, e certo perché s’era accorta che egli s’era affacciato a quella sua finestra spenta.
Nel bujo, potevano discernersi64 appena. Ma egli da un pezzo la sapeva bella; ne conosceva già tutte le grazie delle mosse, i guizzi65 degli occhi neri, i sorrisi delle labbra rosse.
Piú che altro, però, quella prima volta, per la sorpresa che lo sconvolgeva tutto e gli toglieva il respiro di un fremito d’inquietudine quasi insostenibile66, provò pena; dovette fare uno sforzo violento su se stesso per non ritirarsi, per aspettare che si ritirasse lei per la prima.
61 di là: nella casa di fronte, dove abita la famiglia Masci.
62 la donna: la madre di famiglia, Margherita Masci.
63 da presso: da vicino.
64 discernersi: distinguersi, vedersi.
65 guizzi: bagliori (di luce).
66 di un… insostenibile: per l’agitazione violenta provocata da un’inquietudine quasi insopportabile.