– Lei! lei, sí! Proprio lei!
Per miracolo la tavola si tenne su le quattro zampe38. La vidi sussultare come per un terremoto, e cader bicchieri e bottiglie.
– Seriamente, seriamente... – badava a ripetere il Todi coi braccini levati in atto di parare39, tra il fragore della risata interminabile. – Vi dico seriamente! Riflettete bene, signori miei. Sarebbe il matrimonio ideale! Una vendetta meravigliosa contro la natura sarebbe! sí! sí! contro la natura che ha fatto lei tanto grande, e me cosí piccolo! Pensate un po’, pensate un po’: senza far ridere o sbalordire, né io potrei sposare una nana, né lei un gigante! Ma noi due sí; noi due possiamo sposarci benissimo! E saremmo una coppia, se ci ponete mente, perfetta, di perfetta equiparazione; perché lei ha d’avanzo quel tanto che manca a me; e ci compenseremmo a vicenda40!
Non ne potevamo piú: avevamo tutti le lacrime agli occhi e ci dolevano i fianchi41.
– Ma avrebbe lei questo coraggio? – gridò il Todi, balzando sulla seggiola e appuntando in atto di sfida l’indice contro Margherita.
Questa allora sorse in piedi, col faccione congestionato42 dalle risa. Vi assicuro che era di tutta la testa piú alta di lui pur cosí montato sulla seggiola.
– Io, il coraggio? – gli disse. – Ma dovrebbe averlo lei, scusi, il coraggio di sposar me!
Applaudimmo tutti, a lungo, strepitosamente, a questa bella risposta.
38 zampe: gambe.
39 in atto di parare: nel gesto di prevenire, impedire (le inevitabili risate che scoppiano immancabilmente, di fronte a una proposta tanto assurda).
40 E saremmo… a vicenda!: il ragionamento dell’ingegner Todi, nonostante l’apparente assurdità, segue una logica inappuntabile. Lui e Margherita sarebbero, a pensarci bene, una coppia ideale, di perfetta parità (di perfetta equiparazione), perché ciò che l’una ha in eccesso (l’altezza), all’altro manca. Unendosi, essi si compenserebbero a vicenda, ristabilendo un equilibrio che la natura ha violato, facendo lei troppo grande e lui troppo piccolino.
41 avevamo… i fianchi: avevamo le lacrime agli occhi e ci facevano male i fianchi (a causa del gran ridere).
42 congestionato: paonazzo (per l’afflusso di sangue provocato dalle risate).