Si sentiva re, e si sentiva in prigione. Ma non voleva avvilirsi.
Voleva stare in prigione da re. E lo gridava, all’alba; lo gridava a tutte le altre ore designate; e, dopo aver gridato, piú che in ascolto, pareva stesse all’aspetto, che all’alba il sole e nelle altre ore tutti i galli, che da lontano gli rispondevano, dovessero venire in suo ajuto, a liberarlo32.
Non gli passava per il capo che a un gallo adatto come lui potesse toccar la sorte d’un misero pollastrello qualunque; che quella brutta padrona lo avesse comperato per tirargli il collo di lí a poco.
Prima d’essere rinchiuso in quel cortiletto aveva avuto nel piano di Ravanusa dodici galline in suo potere, una piú bella dell’altra, tutte segnate nei merluzzi della cresta dai fieri pinzi del suo becco imperioso33; care gallinelle docili, eppur ferocemente gelose e orgogliose di lui, perché nessuno dei tanti galli, che regnavano in quel piano e nei dintorni, aveva la sua maestà e la sua voce.
A una a una, poi, s’era vedute portar via quelle sue spose massaje34 e sottomesse, e alla fine, un brutto giorno, era rimasto vedovo e solo, e poi ghermito di furto anche lui35 e consegnato per le zampe a costei36, che ora lo teneva lí, oh ben pasciuto37 senza dubbio, ma perché? che vita era quella? che stato38?
32 Ma… a liberarlo: nonostante la condizione avvilente in cui si trova, il gallo non vuole scoraggiarsi, ma conservare la sua dignità di sovrano prigioniero. Perciò il suo canto, a tutte le ore del giorno, è, più che una richiesta d’aiuto, un ordine perentorio a tutti gli altri galli della zona, sicuro che essi accorreranno in suo aiuto, per liberarlo dall’aborrita schiavitù.
33 Prima… imperioso: prima di essere acquistato dalla Tuzza Michis e di fare quella brutta fine, al povero Cocò era toccata una sorte ben diversa, come signore di un ricco pollaio, nella pianura della città di Ravanusa (nella Sicilia meridionale), popolato di dodici galline, tutte bellissime, che portavano, nei piccoli merletti della cresta, i segni dei morsi (pinzi) del suo becco autoritario, a testimonianza del suo potere di re e di padrone incontrastato del pollaio. Il gallo svolgeva, dunque, nella piccola comunità di gallinelle, un’autorità dispotica,che ora rimpiange amaramente di non poter più esercitare.
34 massaje: attente curatrici degli interessi della loro famigliola.
35 ghermito… lui: anche Cocò, come era accaduto alle altre gallinelle, sue compagne, viene portato via a tradimento dal suo pollaio.
36 a costei: alla Tuzza Michis.
37 ben pasciuto: ben nutrito, grasso.
38 che stato?: quale condizione?