Le gambe nude, misere e sbilenche30, durante quell’ammirazione31, gli si accapponavano, illividite dal freddo. Se qualcuno dei compagni gli dava uno spintone e gli allungava un calcio, gridandogli: – Quanto sei bello! – egli apriva fino alle orecchie ad ansa32 la bocca sdentata a un riso di soddisfazione, poi infilava i calzoni, che avevano piú d’una finestra aperta sulle natiche e sui ginocchi; s’avvolgeva in un cappottello d’albagio33 tutto rappezzato, e, scalzo, imitando meravigliosamente a ogni passo il verso della cornacchia – cràh! cràh! – (per cui lo avevano soprannominato Ciàula), s’avviava al paese.
– Cràh! cràh! – rispose anche quella sera al richiamo del suo padrone; e gli si presentò tutto nudo34, con la sola galanteria di quel panciotto debitamente abbottonato.
– Va’, va’ a rispogliarti, – gli disse zi’ Scarda. – Rimettiti il sacco35 e la camicia. Oggi per noi il Signore non fa notte36.
Cjàula non fiatò; restò un pezzo a guardarlo a bocca aperta, con occhi da ebete; poi si poggiò le mani su le reni e, raggrinzando in sú il naso, per lo spasimo, si stirò e disse:
– Gna bonu! (Va bene).
E andò a levarsi il panciotto.
Se non fosse stato per la stanchezza e per il bisogno del sonno, lavorare anche di notte non sarebbe stato niente, perché laggiú, tanto, era sempre notte lo stesso. Ma questo, per zi’ Scarda.

29 se lo… galanteria: se lo contemplava (mirava), lisciandoselo con le mani, perché in realtà lo considerava ancora una cosa troppo raffinata per lui (una galanteria).
30 misere e sbilenche: magre e storte.
31 ammirazione: contemplazione.
32 ad ansa: simili ai manici di un vaso. Il povero Ciàula ha le orecchie a sventola.
33 albagio: panno di lana molto grossolano, di cattiva qualità.
34 Crah! crah!… nudo: Ciàula si esprime in modo animalesco e si presenta al padrone quasi nudo, come un selvaggio. Egli non è solo un minorato psichico, ma un individuo che, visto dall’esterno, sembra non presentare nulla di umano.
35 il sacco: il grosso sacco che i carusi portavano sulle spalle e che veniva rimboccato sulla fronte.
36 Oggi… notte: oggi, per noi, non viene l’ora di andare a dormire. Ciàula e zi’ Scarda devono fermarsi a lavorare anche di sera.