Ogni sera, terminato il lavoro, ritornava al paese con zi’ Scarda; e là, appena finito d’ingozzare i resti della minestra, si buttava a dormire sul saccone di paglia per terra, come un cane47; e invano i ragazzi, quei sette nipoti orfani del suo padrone, lo pestavano per tenerlo desto e ridere della sua sciocchezza; cadeva subito in un sonno di piombo, dal quale, ogni mattina, alla punta dell’alba48, soleva riscuoterlo un noto piede49.
La paura che egli aveva del bujo della notte gli proveniva da quella volta che il figlio di zi’ Scarda, già suo padrone, aveva avuto il ventre e il petto squarciati dallo scoppio della mina, e zi’ Scarda stesso era stato preso in un occhio.
Giú, nei vani posti a zolfo50, si stava per levar mano51, essendo già sera, quando s’era sentito il rimbombo tremendo di quella mina scoppiata.Tutti i picconieri e i carusi erano accorsi sul luogo dello scoppio; egli solo, Ciàula, atterrito, era scappato a ripararsi in un antro noto soltanto a lui.
Nella furia di cacciarsi là, gli s’era infranta contro la roccia la lumierina di terracotta, e quando alla fine, dopo un tempo che non aveva potuto calcolare, era uscito dall’antro nel silenzio delle caverne tenebrose e deserte, aveva stentato a trovare a tentoni la galleria che lo conducesse alla scala; ma pure non aveva avuto paura. La paura lo aveva assalito, invece, nell’uscir dalla buca nella notte nera, vana.
S’era messo a tremare, sperduto, con un brivido per ogni vago alito indistinto nel silenzio arcano52 che riempiva la sterminata vacuità53, ove un brulichío infinito di stelle fitte, piccolissime, non riusciva a diffondere alcuna luce.

47 appena… cane: Ciàula non ha una casa né una famiglia proprie. Egli vive in casa di zi’ Scarda, di cui è quasi una proprietà, al pari di un cane o di un animale da lavoro.
48 alla punta dell’alba: alle prime luci del giorno.
49 un noto piede: quello del suo padrone, zi’ Scarda.
50 nei… zolfo: le zone della miniera in cui si estraeva il minerale.
51 levar mano: interrompere il lavoro.
52 arcano: sconosciuto, misterioso.
53 la sterminata vacuità: il vuoto immenso, sterminato.