– Non ne ha piú altre con sé? – Ne ho portate sú dodici, signore! – Questa sarebbe la dodicesima? – La dodicesima, a servirla. – E allora va benone! Era piú stretta delle altre. Quel giovanotto, un po’ risentito, concesse : – Strettina è, ma può andare. Se volesse aver la bontà di guardarsi allo specchio... – Grazie tante! – squittí il professore. – Basta lo spettacolo che sto offrendo a lei e alla mia signora serva. Quegli, allora, pieno di dignità , inchinò appena il capo, e via, con le altre undici marsine. – Ma è credibile? – proruppe con un gemito rabbioso il professore, provandosi ad alzar le braccia. Si recò a guardare un profumato biglietto d’invito sul cassettone, e sbuffò di nuovo. Il convegno era per le otto, in casa della sposa, in via Milano. Venti minuti di cammino! Ed erano già le sette e un quarto. Rientrò nella stanzetta la vecchia serva che aveva accompagnato fino alla porta il commesso. – Zitta! – le impose subito il professore. – Provate, se vi riesce, a finir di strozzarmi con questa cravatta. 18 19 20 21 22 23 : agli occhi dello sciocco commesso, un abito tanto elegante, benché indossato così male, non può che accrescere il prestigio e la dignità del Gori. È proprio il caso di dire che, per lui, l’abito fa il monaco. : convenne, ammise d’accordo con il professore. Concedere, in questo caso, significa accettare l’opinione di un altro, ma quasi con condiscendenza, come per soddisfare un suo capriccio. : disse con una vocetta acuta, stridula, che esprimeva bene il suo disappunto. : pieno di importanza. Il commesso ha un’alta opinione di sé, del suo lavoro e attribuisce enorme valore alle cose più futili, come il decoro e l’eleganza, a cui il professore, invece, guarda con disprezzo. : esclamò in maniera energica, con foga, come per sfogare una rabbia a lungo repressa. : la partecipazione alla cerimonia di nozze. : l’appuntamento fissato per la cerimonia. 17 in considerazione… signore 18 concesse 19 squittì 20 pieno di dignità 21 proruppe 22 un… d’invito 23 convegno