LIBRO SESTO Rifugiatosi in camera sua, Moscarda è frastornato dalla sua stessa decisione ma sente anche nascere in sé una nuova consapevolezza: ha finalmente compiuto un atto autonomo, ha preso una decisione che lo separa dall immagine paterna, lo rende individuo, lo fa «uno contro la recente e crescente impressione di essere «nessuno . Quando tuttavia esce dalla stanza, la servitù lo informa che la moglie ha lasciato la casa e ha dato ordine di portare tutte le proprie cose alla residenza di suo padre. La notizia non sconvolge più di tanto Moscarda. La mattina successiva, riceve la visita del suocero. Costui imposta tutte le sue obiezioni sulla presunta incapacità di Vitangelo di guadagnarsi la vita, una volta che la banca sia stata liquidata. Ma cozza contro una serie di risposte paradossali da parte del genero: egli riprenderà a studiare, si sente dire; potrebbe diventar medico, oppure avvocato o, chi sa, magari insegnante. Quando l uomo, sconcertato, si è già levato per andarsene, Moscarda gli suggerisce di domandare alla figlia se vorrebbe avere per caso un marito deputato, ché anche questo, sì, è possibile. Del resto, riflette Moscarda, una volta rimasto solo, neppure una professione prestigiosa riuscirebbe a soddisfare il suo desiderio di darsi un immagine univoca, condivisa da se stesso e dagli altri, perché, di nuovo, quella non sarebbe che una maschera dietro la quale il vero Vitangelo sarebbe comunque invisibile. 163