4. UNO, NESSUNO E CENTOMILA 4.1 Edizioni Uno, nessuno e centomila è stato l ultimo romanzo pubblicato da Pirandello, prima che i suoi interessi si volgessero quasi interamente al teatro. Tuttavia, benché uscito in volume nel 1926 e con un sottotitolo inverosimilmente lungo (Considerazioni di Vitangelo Moscarda generali sulla vita degli uomini e particolari sulla propria, in otto libri), non appartiene del tutto alla sua produzione della metà degli anni Venti: egli ne aveva infatti iniziato la stesura fin dal 1910 e le rielaborazioni dovettero essere numerose, così come i ripensamenti, le integrazioni, gli spostamenti interni. Tra i suoi manoscritti vennero infatti trovati, dopo la morte, ben 220 fogli di appunti che si riferivano a Uno, nessuno e centomila e che contenevano frasi, brani, varianti che si possono poi rinvenire nel testo definitivo. Cenni di questo lungo lavorio si riscontrano in lettere e in interviste nell arco di quindici anni e tutte danno l impressione di un termine prossimo del lavoro che, invece, era continuamente posposto. Alcuni capitoli erano comparsi già nel 1915, ma soltanto nel 1925 il romanzo è considerato finito e Pirandello quasi «si rassegna a iniziarne la pubblicazione: esso vede la luce a puntate, tra il dicembre di quell anno e il giugno del successivo, su «La fiera letteraria . Segue ben presto l edizione in volume, presso Bemporad, a Firenze. 4.2 Struttura e significato Nelle intenzioni originarie di Pirandello, Uno, nessuno e centomila avrebbe dovuto funzionare come prologo alla sua attività di commediografo. Continuamente rinviato, il lungo cantiere, tuttavia, aveva già fornito ampio materiale per le opere del quindicennio precedente, soprattutto a 23