115 Molti cigni I Il cigno non è sempre esistito. Oggi noi lo vediamo nei laghetti dei parchi pubblici, bianco e maestoso, mentre scivola appena sull acqua, senza fatica. Oppure, se andiamo in Paesi più civili del nostro, dove gli animali sono un po più rispettati, possiamo osservarlo nuotare libero nei laghi oppure volare al di sopra delle acque, con le grandi ali spiegate. In Svizzera, in Olanda, forma addirittura degli stormi numerosi ed è una presenza costante ovunque vi sia un bacino o un corso d acqua. Ma, appunto, non è sempre stato così. Le sue origini sono avvolte nel mito: benché in definitiva si sappia che cosa sia successo, è ben difficile invece dire come sia stato possibile che accadesse. Del resto è certo che sia intervenuto qualche dio... Prima di raccontare come è andata, però, bisogna spiegare una cosa: non c è un solo tipo di cigno, in Europa, ma ce ne sono addirittura tre. Si somigliano, naturalmente, ma sono comunque tre ben distinti. Esiste il cigno minore, il più piccolo, dal becco giallo e dalla voce musicale e gradevole; esiste il cigno selvatico,ben più grande, dal becco ugualmente giallo e dalla voce sgraziata e potente; ed esiste infine il cigno reale, quello dei nostri parchi, grande come il secondo ma dal becco rosso-arancio e dal portamento maestoso. Le diversità non sono così grandi, ma si spiegano con il fatto che ognuno di loro ha avuto origine in circostanze simili, ma diverse tra loro. Viveva nell Antichità in Beozia un ragazzino che si chiamava Cicno. La Beozia è una regione della Grecia e Cicno era figlio di una famiglia importante della città di Tebe. Egli aveva un amico, più grande di lui, al quale era molto affezionato,anche perché questi gli faceva regali bellissimi: una volta