13 Gli dèi non conoscono pietà U Un tempo, ci fu il Diluvio sulla Terra. Iniziò a piovere con una intensità e con una continuità che nessuno prima aveva mai visto. I fiumi si gonfiarono e corsero colmi di acque fangose verso il mare. I laghi riempirono le conche nei quali erano sempre stati contenuti, poi traboccarono sommergendo le città e allagando le valli e le pianure. I mari, ricevendo pioggia su tutta la loro superficie e accogliendo grandi quantità di acque dai fiumi in piena, innalzarono il loro livello e lanciarono ondate sempre più in alto: in questo modo distrussero i paesi sulle coste e irruppero rovinosi nell entroterra, trascinando alla morte piante, animali, uomini, con una forza che nessuno avrebbe mai potuto trattenere. Alla fine, le terre emerse sparirono del tutto e la massa oscura del mare si chiuse anche sulle cime delle montagne più alte. L acqua sommergeva ogni cosa e ovunque non vi era che la sua grigia superficie, sparsa di cadaveri e di detriti, tormentata dal vento che la sferzava e vi alzava onde schiumeggianti. Per un tempo indefinito tutto tacque, tranne il sibilare e il rumoreggiare della tempesta. Poi cessò anch essa e il Mondo restò sospeso, in un silenzio di morte e di attesa. Finalmente, dopo molto tempo, le nuvole si squarciarono in cielo, il sole tornò a brillare, poi a scaldare la superficie degli oceani e, con il calore, una grande nebbia di evaporazione si alzò dalle acque. Ci vollero anni perché le terre emerse incominciassero a ricomparire, ma alla fine la Terra rivide la luce. Era spopolata e ricoperta ovunque di fango. Proprio da quel fango, in un atmosfera intrisa di umidità, resa nebbiosa dal calore che ancora sollevava vapori verso il cielo, la