145 Un tesoro e il suo drago M Molti secoli fa la Danimarca era ben diversa da oggi. Ai nostri giorni i campi di grano si alternano ai pascoli popolati di mucche e il paesaggio è sereno e costellato di case pulitissime. Allora, invece, i boschi coprivano quasi tutta la sua superficie e le paludi rendevano pericoloso il viaggiare. Uomini robusti, con grandi barbe bionde, vestiti di pelli e di tuniche di lana, popolavano la regione e la forza era quasi sempre l unico elemento per stabilire chi avesse ragione e chi torto. Gli dèi si travestivano spesso da gente comune, vagando attraverso quelle terre per osservare senza dare nell occhio il comportamento degli uomini. Chi li incontrava per caso poteva ricavarne qualche grande vantaggio o qualche terribile punizione, a seconda dell impressione che destava in loro. In una delle zone più misteriose della Danimarca, nel fitto di un bosco sterminato, reso nebbioso dalle paludi che inzuppavano d acqua il suolo, viveva un gigante di nome Kreidmar. Egli aveva tre figli e tutti possedevano caratteristiche molto particolari: due di essi, di nome Otter e Fafnir, potevano trasformarsi in qualunque creatura volessero; il terzo, che si chiamava Regin, non stava con il padre, ma abitava insieme ai nani della foresta e da loro aveva imparato tutti i segreti dell arte del fabbro, tanto che era diventato il più abile di tutti in questo difficile mestiere. Un giorno il dio Odino1 scese in Terra insieme ad altri due abitanti del Cielo per una delle sue ispezioni e accadde che uccidesse per errore uno dei figli di Kreidmar. Quello che si chiamava Otter, che in danese vuol dire Lontra, aveva infatti l abitudine di prendere l aspetto proprio di quell animale ogni volta che aveva 1 Odino: vedi Glossario dei nomi al fondo del volume.