24 STORIE DI FORZA E DI ASTUZIA La Sfinge di Tebe G Grossa imprudenza far irritare una dea! Se poi la dea offesa è niente meno che Era, moglie di Zeus, famosa per il suo carattere difficile, allora non è imprudenza, ma quasi follia! Eppure ci fu un tempo, in Grecia, in cui la città di Tebe1 riuscì proprio a inimicarsi Era. Non che lei, la dea, fosse tipo da scendere personalmente in Terra per prendere le sue vendette: lei non si muoveva dal suo palazzo in cima al Monte Olimpo2, perché era troppo occupata a tenere d occhio il marito, sensibile in un modo esagerato al fascino delle altre femmine, divine o umane che fossero. No, Era non si scomodava, ma poteva sempre mandare qualche mostro a vendicarla di chi l aveva offesa... Così fece anche quella volta. Accadde perciò che un maledetto giorno sulla strada per arrivare a Tebe comparisse un essere singolare e temibile: aveva il viso e il busto di donna, il corpo, le zampe e la coda di leonessa, ma era ricoperta di piume e sfoggiava due magnifiche ali. Non era spaventosa come altri mostri ma, insomma, i viaggiatori che se la trovavano davanti all improvviso avevano l impressione, per lo spavento provato, che il cuore prendesse a galoppare loro nel petto e diventavano bianchi come lenzuoli ben lavati. Quella creatura si chiamava Sfinge ed era figlia di Echidna3, un vero mostro, per metà donna bellissima e per metà serpente. Del resto, Echidna aveva avuto anche altri figli, persino peggiori di questa 1 Tebe: città della Grecia meridionale, nella regione della Beozia. Ebbe brevemente (dal 371 al 338 a.C.) la supremazia su tutte le città greche. Da non confondere con l omonima città egizia, splendida capitale dei faraoni per 2500 anni. 2 Monte Olimpo: la più alta montagna greca (m. 2918), nel Nord del Paese; si credeva che fosse la sede degli dèi. 3 Echidna: vedi Glossario dei nomi al fondo del volume.