245 Glossario dei nomi Achille: figlio di Péleo e di Teti, fu il più grande guerriero greco impegnato nella guerra di Troia. La madre, quando egli era neonato, lo aveva bagnato nelle acque del fiume Lete, rendendolo invulnerabile, ad eccezione del tallone che era il punto in cui Teti lo aveva afferrato durante l immersione. Nel corso dell ultimo anno della guerra troiana, uccise Ettore, il campione nemico, ma fu a sua volta abbattuto con un colpo di freccia da Pàride che riuscì a colpire l unica parte mortale. Agamennone: sovrano di Argo e di Micene, fratello di Menelao, fu il comandante della spedizione greca contro Troia; nel corso della guerra, una sua controversia con Achille spinse quest ultimo a ritirarsi a lungo dai combattimenti, mettendo a repentaglio la riuscita della spedizione. Al suo ritorno a Micene, pur vittorioso, fu ucciso a tradimento dalla moglie Clitennestra e dall amante di lei, Egisto. Aiace d Oileo: re dei Locresi, partecipò alla guerra di Troia e si distinse per la sua eccezionale abilità nell uso dell arco. Quando la città cadde, egli oltraggiò la sacerdotessa Cassandra,figlia del re Priamo,nel tempio stesso di Atena. La dea, sdegnata, ottenne dal fratello Poseidone che suscitasse una tempesta presso il capo Cafareo durante il viaggio di ritorno di Aiace in patria e questa ne provocò la morte per annegamento. Aiace Telamonio: figlio di Telamone, re di Salamina, fu a detta di tutti i suoi compagni il più forte dei Greci sotto le mura di Troia, ad eccezione di Achille. Dopo la morte di quest ultimo e la conquista di Troia, contese a Ulisse, davanti a un gruppo di giudici formato dai più importanti sovrani greci, l eredità delle armi di Achille. Quando la giuria le assegnò al rivale, egli, sdegnato, si uccise con la stessa spada che aveva chiesto per sé. Apollo: dio della luce, della bellezza, della musica e della poesia, era figlio di Zeus. Detto anche Febo che significa «il raggiante , con allusione ai raggi del Sole, gli era sacro l alloro. Arianna: figlia di Minosse, re di Creta, si innamorò di Téseo e fu lei a consigliargli di legare il capo di un lungo spago all ingresso del Labirinto, in modo da poter ritrovare la via d uscita. Fuggita con lo stesso Téseo dopo il successo dell impresa, fu però abbandonata da questi su un isola. Soccorsa dal dio Dioniso (o Bacco), ne divenne moglie. Artemide: dea della caccia e della purezza; figlia di Zeus, fu chiamata Diana dai Romani.